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Iniziativa

ACCESSIBILITÀ E UTILIZZABILITÀ: LE PAROLE CHIAVE DI UN PARCO INCLUSIVO

Referente attività: Galeoto Giovanni

Area di intervento: CITTA' E TERRITORIO

Durata dell’iniziativa: da 2023 a 2025

Luoghi di svolgimento: Dipartimento di Neuroscienze Umane, Parco Schuster a Roma

Eventuale riferimento ad attività con/per/di: inclusione sociale, sperimentazione clinica, tutela della salute pubblica

Eventuale URL dell'iniziativa: https://neuma.web.uniroma1.it/it/un-parco-tutti-roma-nasce-uno-spazio-senza-barr…

Il Parco Inclusivo Universale (+), progettato in collaborazione con la Fondazione Tetrabondi Onlus, il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre e l’Associazione AES Architettura Emergenza Sviluppo, si propone come un'innovativa proposta di spazio pubblico accessibile a tutti. Il progetto nasce dalla volontà di trasformare Parco Schuster, situato attorno alla Basilica di San Paolo a Roma, in uno spazio che rispetti e accoglie le esigenze di ogni individuo, inclusi coloro che vivono con disabilità sensoriali, motorie, intellettive o fisiche. Un Sogno Concreto: Inclusività per Tutti Il progetto del Parco Inclusivo Universale non è solo un’idea astratta, ma un insieme di linee guida concrete e realizzabili, che si pongono come un modello per ogni contesto urbano. Partendo dalla ricerca e dalla progettazione, il parco si configura come un luogo che soddisfa le diverse necessità dei visitatori: un'area dove il gioco, l’interazione intergenerazionale, e la comunicazione integrata sono parte integrante dell’esperienza quotidiana. Un parco che si fa spazio di e per tutti, ognuno a modo suo, dove la felicità e la bellezza sono protagoniste. Un Progetto Innovativo e Collaborativo Il cuore del progetto è la collaborazione tra diverse istituzioni e competenze. Il Dipartimento di Architettura di Roma Tre, guidato dal prof. Giovanni Longobardi e dal prof. Adolfo F. L. Baratta, ha lavorato fianco a fianco con il Dipartimento di Neuroscienze Umane della Sapienza Università di Roma, AES Architettura Emergenza Sviluppo e l’AITO (Associazione Italiana Terapisti Occupazionali). Insieme, hanno sviluppato un progetto che non è solo visionario, ma concretamente applicabile e misurabile, puntando a creare uno spazio che risponda alle esigenze di accessibilità universale e che sia anche esteticamente e funzionalmente integrato nel contesto storico e urbano del parco. Accessibilità Universale: Un Diritto di Tutti L’obiettivo principale del progetto è dimostrare che l’accessibilità universale degli spazi pubblici non è un traguardo impossibile, ma un diritto che deve essere garantito a tutti. La riqualificazione di Parco Schuster rappresenta un primo passo fondamentale verso la creazione di un ambiente urbano che possa accogliere e rispondere alle diverse necessità di chi lo vive. Non si tratta di una semplice ristrutturazione, ma di una vera e propria trasformazione che renderà il parco un laboratorio di inclusività, un modello di come gli spazi pubblici possano essere resi davvero accessibili. Il Futuro: Un Modello da Espandere La trasformazione di Parco Schuster in un Parco Inclusivo Universale non è il punto d’arrivo, ma piuttosto un primo passo verso un futuro dove l’inclusività degli spazi pubblici diventi la norma e non l'eccezione. Con questo progetto, la Fondazione Tetrabondi Onlus e i suoi partner sperano di ispirare altre città e altre realtà urbane a seguire l’esempio, creando luoghi che siano davvero per tutti, senza distinzioni, e che rispondano ai bisogni di ogni tipo di vulnerabilità. Il Parco Inclusivo Universale di Roma rappresenta una speranza concreta per un futuro dove ogni spazio pubblico sia davvero accessibile, fruibile e accogliente, non solo per alcune persone, ma per tutti, senza esclusioni. Un parco che non solo cambia il volto di un’area della città, ma che offre a ogni visitatore l’opportunità di sentirsi parte integrante della comunità.

Dipartimento di Neuroscienze Umane (Sapienza Università di Roma): beneficiario diretto del progetto in termini di ricerca applicata sull’accessibilità e inclusione. Bambini con disabilità: accesso a un ambiente ludico sicuro e inclusivo, con possibilità di partecipare attivamente al gioco, migliorando le competenze motorie, cognitive e relazionali. Bambini senza disabilità: opportunità di interazione e gioco con coetanei con disabilità, favorendo l’inclusione e lo sviluppo di competenze sociali. Famiglie e caregiver: disponibilità di un’area accessibile e sicura per il gioco e il tempo libero, riducendo le barriere alla partecipazione e migliorando la qualità della vita. Ospedale Pediatrico Bambino Gesù: possibilità di utilizzare il parco come risorsa per la riabilitazione e l’integrazione sociale dei bambini in cura. Comunità locale: promozione di un ambiente urbano più accessibile e inclusivo, con benefici in termini di sensibilizzazione e coesione sociale. Facoltà di Architettura (Università Roma Tre): progettazione del parco in base ai principi del design inclusivo e accessibile. Comune di Roma: ente responsabile della gestione del Parco Shuster, coinvolto nella realizzazione e manutenzione del progetto. Enti e associazioni per la disabilità: contributo nella definizione delle esigenze specifiche e validazione delle soluzioni proposte.  

giovanni.galeoto@uniroma1.it

Il progetto si propone di migliorare la fruibilità degli spazi pubblici attraverso un approccio interdisciplinare che integra competenze riabilitative e architettoniche per garantire un ambiente ludico accessibile e inclusivo. L’obiettivo principale è rendere il Parco Shuster un modello di progettazione universale, promuovendo l’integrazione di bambini con e senza disabilità e sensibilizzando la comunità accademica e istituzionale sull’importanza dell’accessibilità negli spazi urbani. A livello accademico, il progetto potenzierà la formazione degli studenti e dei ricercatori della Sapienza, offrendo un caso studio concreto sull’applicazione dei principi di accessibilità e usabilità. Inoltre, favorirà la collaborazione tra dipartimenti, incentivando lo sviluppo di nuovi approcci progettuali basati su evidenze scientifiche nel campo della riabilitazione e dell'architettura inclusiva. Infine, l’impatto del progetto si estenderà alla dimensione sociale e sanitaria, migliorando la qualità della vita di bambini con disabilità e delle loro famiglie, nonché potenziando le opportunità di riabilitazione in un contesto naturale e comunitario, in stretta sinergia con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

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